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Immagine del redattoreGiulia Camoglio

I FORASACCHI



Il forasacco è una arista di graminacea, che è innocua fino a quando è verde ed è attaccata alla pianta, ma verso la fine della primavera e l’inizio dell’estate, quando la pianta matura, la spiga si secca, diventa più rigida e può diventare un pericolo. La sua dimensione può variare da 1 a 3 cm ed ha una punta acuminata attraverso la quale è di solito attaccata allo stelo. Il resto del corpo si allarga leggermente ed è dotato di barbe sottili e pungenti. Il forasacco può essere un pericolo sia per gli animali che frequentano i campi sia per i cani cittadini, perché alcune graminacee, spesso infestanti, crescono vicino ai marciapiedi o ai cigli delle strade; quindi, dobbiamo fare attenzione anche quando l’erba delle aiuole è stata recentemente tagliata. La forma del forasacco gli consente di innestarsi e di progredire in avanti anche sfidando la forza di gravità, questo in natura gli consente di fissarsi per bene nel terreno e rigermogliare, ma se invece del terreno incontra la pelle, il condotto uditivo, il naso o qualunque altra superficie corporea del nostro cane, continuerà a comportarsi per come è stato progettato: progredendo in avanti!


SINTOMI E PREVENZIONE

Spesso i sintomi sono molto evidenti già dal primo momento: starnuti continui con possibile perdita di sangue (se è nel naso), tosse (se è in gola o nei polmoni), dolore e scuotimento del capo (se è nell’orecchio), occhio chiuso, con produzione di pus (se è nell’occhio). Più difficile è capire se si trova sulla cute, in questo caso i sintomi, quale dolore, gonfiore e talvolta formazione di fistole, sono visibili solo quando il forasacco è dentro da molto tempo ed ha provocato un’infezione.

I sintomi, qualora il cane sia stato colpito da un forasacco possono essere, quindi, diversi, e molto dipende da dove si può essere insediato. L'animale potrebbe anche sentire un dolore acuto, per questo è bene sempre stare molto attenti anche nella rimozione della spiga. Qualora fosse impossibile rimuovere il forasacco, è fondamentale contattare il veterinario di fiducia.

Non è quindi una questione da prendere alla leggera, spesso succede che sottovalutando il problema o non prestando attenzione a dove il nostro cane cammina o infila il tartufo si incorra in situazioni davvero gravi e dispendiose.

Vi racconto la storia di un Beagle, razza famosa per stare sempre con il naso a terra, un po’come il Jack Russel. Questo cane ha iniziato a presentare una tosse talmente forte ed insistente, che non lasciava dormire i suoi amici umani di notte. Arrivati in clinica ed effettuati gli accertamenti si arriva ad una diagnosi di tracheite, farmaci del caso ed il cane viene rimandato a casa. I proprietari notano un leggero miglioramento, ma anche dopo diversi giorni la tosse persiste, riportandolo in clinica si presume che possa esserci qualche sorta di cardiopatia alla base di questa tosse. Si prenota la visita cardiologica con ecocardiografia, ma il suo cuoricino sta bene. Non trovando soluzione si arriva a pensare che possa avere un corpo estraneo nei bronchi o nei polmoni, solo dopo la TAC si appura che è effettivamente così. Morale: era il nostro amico forasacco che facendosi strada dal naso era arrivato nei bronchi dove lì è rimasto per diverso tempo fino alla sua rimozione.

Per prevenire, quindi, che il vostro animale prenda i forasacchi è importante evitare i campi dove è presente questa pianta. Fate però attenzione ai campi appena sfalciati, perché il danno lo crea la spighetta secca! È dunque importante per chi ha il giardino non solo tagliarle, ma anche eliminarle e non lasciarle sul terreno. Un'altra attenzione da avere sempre è ispezionare bene il pelo, specie se si tratta di cani a pelo lungo, le orecchie e soprattutto lo spazio interdigitale, le zampe e la zona perineale. Anche spazzolare il cane dopo la passeggiata o utilizzare dei copriorecchie in cani con le orecchie lunghe e pendenti, come Cocker o simili, potrebbe essere un’ottima abitudine per evitare questi inconvenienti.

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