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Immagine del redattoreGiulia Camoglio

CANI AMMAZZA BAMBINI



PREMESSA

Ogni giorno se ne sente una, un Pitbull che morde o ammazza una persona, un bambino, un altro cane. Si sente parlare soltanto di Pitbull, al massimo di Rottweiler, cani che, si sa, sono nati e selezionati esclusivamente per uccidere.

Il mondo cinofilo è in fermento, ognuno ha la propria soluzione, ma a quanto pare quella che va per la maggiore e che, tramite i media, si sta cercando di portare a compimento è l’abolizione ne territorio italiano, soprattutto del Pitbull, ma anche di molossi simili o di incroci degli stessi.

D'altronde in Inghilterra, come in Francia, Polonia, Finlandia, Canada, Belgio, Danimarca, Norvegia ed alcuni stati degli USA, hanno già abolito la razza, istituito l’obbligo di sterilizzazione e di registrazione degli esemplari già presenti ed il divieto di ingresso nei territori nazionali.


Ma il problema è veramente la razza? Il problema è veramente che alcuni tipi di cani sono più predisposti all’aggressività inter ed intra specifica?


Premettiamo inoltre, prima di addentrarci nel vivo della problematica, che nel comune di Milano è stato reso obbligatorio un patentino per il possesso di 30 razze ritenute pericolose, ovviamente la metà di queste sono razze diffuse pochissimo in Italia, come il Perro da canapo majoero o il Cane lupo di Saarloos. Tra queste razze non sono presenti cani come il Pastore Tedesco o il Siberian Husky, né tantomeno i meticci delle varie razze.

Il corso è svolto tramite video lezioni online e prevede un test finale a risposta multipla, molto generico, per ricevere un’autorizzazione al possesso di questi cani considerati pericolosi. Quindi tranquilli che, se abitate a Milano, non avete mai avuto un cane in vita vostra e non avete mai visto un Pitbull da vicino, con delle video lezioni, che potete tranquillamente mettere come sottofondo mentre fate le pulizie, sarete formati a dovere per poterlo possedere e fargli fare da balia ai vostri bambini e intanto LORO hanno la coscienza pulita.


AGGRESSIVITA’

Si fa sempre un chiaro riferimento all’aggressività del cane, si sente spesso dire “I Pitbull sono stati selezionati per i combattimenti tra cani, ovviamente sono aggressivi”. Sempre per aggiungere corpo a questa tesi, dobbiamo specificare la differenza tra aggressività INTER specifica (tra individui di specie diverse) ed INTRA specifica (tra individui della stessa specie). Il Pitbull è stato selezionato per i combattimenti tra cani, quindi la sua aggressività geneticamente sarà di tipo INTRAspecifico, anche perché, se ci pensiamo un attimo nei combattimenti tra cani l’uomo deve entrare nel ring e staccare il cane vincitore, che non mollerà la presa nemmeno una volta ucciso l’avversario, questo cane non può rivoltarsi contro l’uomo e sbranare anche lui, giusto?

Chiaramente se decidiamo di acquistare o adottare un cane di questo tipo dobbiamo avere ben chiaro che con gli altri cani non sarà un simpaticone, ma con gli esseri umani non dovrebbe essere aggressivo.

E allora perché si sente continuamente parlare di Pitbull che aggrediscono persone e bambini?

La risposta è molto semplice, qualunque cane non socializzato o gestito male può andare sotto stress, a maggior ragione di fronte ad una novità. Ad esempio, se non attuiamo un’adeguata preparazione già prima di portare a casa il nostro neonato dall’ospedale, qualunque cane, che sia un molosso o uno Chihuahua, può andare in crisi quando ci presenteremo a casa con il pargolo e dedicheremo ogni attenzione al nuovo arrivato, meglio ancora se sconvolgeremo la routine del cane segregandolo in una stanza o mettendolo a catena. Un cane frustrato è sempre pericoloso, quindi non è l’aggressività della razza, ma la gestione scorretta a dover essere messa alla gogna.

 

CANI MORDACI

Ci sono cani più portati a mordere l’uomo rispetto ad altri (come dicevamo si parla di aggressività interspecifica) e solitamente sono cani selezionati per avere un forte predatorio, quindi possono vedere umani o bambini come prede, oppure razze selezionate per la difesa del territorio come Pastore  tedesco, Pastore Belga, Akita Inu, Bullmastiff, Dobermann, Rottweiler sono tutte razze che, di fronte a un intruso, reagiranno con la forza, alcuni di questi, però, non sono presenti nella lista delle “razze pericolose” del comune di Milano.

Ne deduciamo, quindi, che non è l’aggressività che causa il danno, ma la pericolosità del morso.

Comunque vorrei condividere con voi, a titolo informativo, una “classifica” che prende in considerazione, su 10 anni di statistiche, il numero di morsicature per diffusione della razza, in modo da scagionare quei cani considerati aggressivi e mordaci.




Nei primi 4 posti (Skye Terrier, Jack Russel Terrier, Bovaro dell’Appenzel, Volpino Italiano) abbiamo solo cani di taglia piccola. Nel primo, secondo e quarto posto, la taglia è decisamente piccola; il terzo posto è occupato da un cane di taglia medio piccola.

Sarebbero quindi i cani piccoli quelli più portati a mordere l’uomo?

 

CONCLUSIONI

Voglio infine rendervi partecipi di quelle che, secondo me, sono le possibili soluzioni al problema. Da quando è stato ucciso Milo, il Jack Russell di Chiara Ariu, da un cane padronale lasciato libero, ho pensato di scrivere anch’io qualcosa a riguardo, un qualcosa che penso da anni e che predico continuamente in negozio.

Innanzitutto, non tutti dovrebbero avere diritto alla custodia di un cane (come a quella di un bambino), lo so vi sembrerò drastica, ma il politicamente corretto ha un po’ rotto le scatole, non trovate?

Non tutti hanno il tempo necessario, le risorse economiche e le capacità intellettuali per avere un cane e non rappresentare un pericolo per la società o per il cane stesso. Per avere un cane, di qualunque tipo, razza o taglia, bisogna essere formati, o almeno avere voglia di formarsi.

Partendo dalla "signorotta" che pensa di prendere un Chihuahua e di tenerlo confinato in casa perché se no si sporca o si ammala, (non dimentichiamoci, che per quanto piccolo, è pur sempre un cane) fino ad arrivare a chi prende il Pitbull solo per fare il figo e poi non ha idea delle necessità di quella particolare razza o non ha tempo da dedicargli.

Per concludere, l’unica soluzione possibile, per tutelare la società ed il cane stesso, è quella di istituire un corso formativo obbligatorio a chiunque decida di voler adottare o acquistare un cane, con valutazione psicologica ed esperienza pratica. Nessun patentino puramente teorico in cui si spiega che il cane ha 4 zampe, una coda e 2 orecchie; nessuna distinzione tra razze pericolose e non pericolose, perché quello che c’è in gioco è il benessere del cane e la convivenza tra cani ed umani in un mondo civile.


Io il corso lo farei! E voi?

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